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Cenni sulla influenza del fondo marino eco. 67

notevole uniformità. Rivolgendo la nostra attenzione soltanto ai mari che bagnano le nostre terre, le specie che noi raccoglieremmo, a mo’ d’esempio, a Genova od a Nizza sono su per giù le stesse che in pari condizioni d’ambiente ritroveremmo a Palermo, a Taranto; a Tripoli. Noteremo soltanto come taluni abitatori meridionali non oltrepassino le coste di Spagna e di Algeri; come un certo numero di specie del bacino occidentale del nostro mare manchi nell’Adriatico e sopratutto nella sua parte più settentrionale, ove per compenso abbondano poche specie, le quali compariscono assai rare, oppure mancano totalmente lungo la opposta riva della penisola.

A differenza di quanto si rileva nello stretto di Panama, gli abitatori del litorale Mediterraneo presentano radicali differenze rispetto a quelli del contiguo Mare Rosso. Né il canale di Suez, aperto omai da quasi mezzo secolo, ha potuto determinare una copiosa mescolanza di specie mediterranee con specie eritree. Secondo osservazioni del Tillier, direttore della navigazione francese dello stretto, riferite anche dal Cuénot, soltanto undici specie di Molluschi prove-, nienti dal Mar Rosso si sono acclimate a Porto Said, e non più di quattro sono giunte dal Mediterraneo fino a Suez. Ancor più ristretta è stata la migrazione dei Pesci; otto specie soltanto hanno passato il canale in un senso o nell’altro e pare non abbandonino le immediate vicinanze dei due sbocchi. E il motivo ì in realtà molti animali si avventurano nel canale di Suez, ma la maggior parte di essi vien trattenuta dai laghi Amari, una zona intermedia di acqua sopra salata (circa 75 grammi per litro di sali), che lascia