Pagina:Bisi - Poetesse d'Italia, Milano, Quintieri, 1916.djvu/38

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questa arte sempre dignitosa, da questa ricerca di una linea, di una forma estetica che sempre più e sempre meglio risponda al suo temperamento veramente signorile.

È una simpatica sincerità senza nessuno strappo brutale, sempre eminentemente poetica, ma in cui appunto sentiamo palpitare il calore delle cose sofferte.

E infatti nei suoi libri noi la sentiamo assai più donna, per la maturità dell’anima e della sofferenza, di Bruna e di Térésah che rimangono verginali anche nel loro amore e nella loro intensità di dolore.

È in lei già il torbido dramma di Amalia Guglielminetti, il dramma de la giovane donna amante, strappata alla trama del sogno giovanile, dalla realtà dell’amore: troppo fiera per piegare al rimorso; troppo nobile per rinnegare ciò che ha compiuto senza volontà di male ma con completa sincerità; troppo poeta per chiudere il canto ardente e impetuoso e nuovo entro confini convenzionali non rispondenti alle segrete vicende della sua vita.