Pagina:Bisi - Poetesse d'Italia, Milano, Quintieri, 1916.djvu/8

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qualcuna che oggi trionfa nell’effimera gloria scomparirà travolta dall’oblio, ma non tutta sarà disprezzata e non tutta cadrà in dimenticanza questa schiera salda e pur mutevole; multiforme e pur compatta; bella falange ricca di energia e squisita di sensibilità che i nostri tempi hanno saputo formare.

E ricercando i segni precursori di questa fioritura poetica femminile, duplice sarà la traccia che si dovrà seguire, risalendo su su, per la catena vibrante: quelle che accanto alle giovani rappresentano, in certo modo, la salda tradizione classica; quelle che accanto alle classiche rappresentano la più raffinata modernità.

Giannina Milli e Alinda Brunacci Brunamonti, chi di noi non le ricorda e non deve lor qualcosa?

Dolci morte che furono nell’albore della coltura femminile le prime e radiose luci; pure sorgenti cui si sono dissetate tutte le gloriose e gaudiose giovinezze d’oggi, quanto diversa dalle loro limpide e quete acque, la travolgente e impetuosa fiumana da esse alimentata!