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DISCORSO SETTIMO I59

I risultamenti politici dell’epoca possono ridursi:

1. Alla compiuta distruzione dell’ impero germanico dopo la felice resistenza della Prussia e la pace che le conservò la Slesia.

2. Alla distruzione del principio emesso nel trattato di Westfalia, che l’equilibrio consistea nel proteggere i deboli contro i forti e nell’evitare l’ingrandimento degli ultimi. La divisione della Polonia fece violare il principio, e fu discussa la divisione dell’impero ottomano. Si volevano evitare le guerre tra i forti che molto costavano e poco fruttavano.

3. All’influenza della Russia e della Prussia suU’equihbrio europeo, la quale aggiunta all’azione negativa che vi esercitavano per cause diverse la Spagna e 1’ Italia, e allo stato di crisi in cui era la Francia politicamente e militarmente considerata, faceva si che il settentrione dominasse il mezzogiorno e che i potentati che per lo innanti camminavano in prima linea or secondassero.

4. Alla dominazione che esercitava l’Inghilterra come potenza marittima e coloniale su tutto il globo.

5. Alla creazione del novello Stato americano che annunziava la vicina caduta del sistema coloniale.

Ci pare aver risoluto il problema che ci eravamo proposto ed avere compiutamente risposto ad ogni quistione. Questa vasta trasformazione, che non toglie alla societá il suo carattere ma invece la rafferma in esso, sorge dal modo di costituirla, dalle guerre, dal modo di farle e prepara nuovi avvenimenti. Passioni ed errori han reso talvolta assai dolorose anzi detestabili le guerre; ma esse nascevano dal principio indicato di sopra che la conservazione delle societá dipende dal loro progresso, e la ignoranza di una tal veritá precipita gli avvenimenti a spese dell’umanitá.