Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/226

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•civiltá, la lingua dei quali è fermata. Infatti Erodoto, padre dell’istoria, compose il suo immortale racconto che lesse in una solennitá nazionale per descrivere la lotta sproporzionata in cui i greci trionfarono dei persiani, l’Europa dell’Asia e la civiltá che progredisce di quella che sta ferma. Tucidide, Senofonte, Livio, Sallustio e Tacito raccontano nelle loro storie le guerre che hanno contraddistinto i periodi da essi descritti, •e da queste narrazioni si deduce l’avanzamento o la decadenza delle nazioni. Polibio e Plutarco altro scopo non presero di mira nelle loro opere, benché il facessero sotto forma diversa, ma pure riflettendo pienamente lo stato della civiltá. Sarebbe lungo e fastidioso il richiamare alla memoria de’ nostri colti lettori tutti gli storici moderni. Faremo solamente osservare che nei primi periodi del medio evo anche per mezzo della poesia si trasmisero alla posteritá le gesta di quell’epoca di barbarie, conseguitarono a queste composizioni le cronache, e quindi nel primo apparire della civiltá sursero gli storici: le guerre sacre o le crociate diedero occasione a Guglielmo di Tiro, a Joinville ed agli storici italiani di far rinascere quel genere di eloquenza esprimente i passi fatti nella civiltá. In effetto le gran •composizioni di questo genere, ch’ebbe nel Machiavelli, nel Guicciardini, nel Cavila, nel Bentivoglio e nel Paruta i suoi piú distinti organi in Italia, furon dirette a descrivere alcune di quelle grandi crisi sociali in cui i popoli si urtano, si confondono e si modificano.

Siccome poi esercitandosi le facoltá intellettuali e progredendo perciò l’intelligenza, vengonsi suddividendo le branche dello scibile, cosi sorse la letteratura didascalica, cioè quella che prescrive le regole per dare alle letterarie produzioni tutte le condizioni necessarie a renderle finite nel loro genere, sottomettendole ai metodi corrispondenti al fine che si prefiggono. Allora la scienza militare ebbe un genere a questo corrispondente e divenne ricca di opere in ragione dello stato dello scibile e della civiltá della nazione intiera, ed allora si videro trattati di tattica, di strategia, di fortificazione, d’amministrazione militare, come nell’ordine civile quelli di giurisprudenza,