Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/230

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ancora dee seguire questa legge comune; ma a differenza delle altre scienze in cui i sapienti restano nella sfera della speculazione e non discendono a farne l’applicazione, in questa uno stesso individuo dee disimpegnare questa doppia funzione, mentre un puro sapiente nelle belliche scienze incorre nella taccia data al retore di Efeso: e ciò è ben naturale in una scienza che trae tutta la sua importanza dai risultamenti materiali. Queste considerazioni sono tali da far credere che siccome la guerra non può esser compresa tra le scienze esatte, per la moltiplicita degli incidenti cui va sottoposta e per la varietá degli elementi ch’entrano nei calcoli che le son propri, cosi possa emettersi per soluzione del quesito la proposizione seguente: — Malgrado di che le scienze esatte sieno il fondamento della guerra, nondimeno questa considerata nel suo tutto non può essere classificata tra quelle, ma lo può essere con piú ragione tra le scienze approssimative, avendo in considerazione le condizioni e il marchio da cui queste sono contraddistinte.

Determinato ove possa classificarsi la scienza bellica, ne risulta che il metodo migliore pel suo insegnamento debba esser quello che sia il piú atto a ciò conseguire nelle scienze che rivestono lo stesso carattere ed alle quali trovasi assimigliata. Risulta da quanto dicemmo che il metodo analitico è quello che debbe preferirsi pel suo insegnamento. Ed invero le sue regole sono state formate sulle ripetute osservazioni di tanti casi particolari, dai quali si è dedotto che bisognava cosi agire in casi simili (^). Difatti fra i popoli che hanno percorso un lungo periodo di guerra combinato con un grado di civiltá corrispondente, si vedono sorgere gli autori militari, mentre è ben naturale che la scienza si applichi nello stesso modo che si è formata per istruire quelli che vogliono possederla; ed in effetto il metodo analitico è quello piú comunemente seguito dai professori egualmente che dagli scrittori della scienza guerresca.

(i) Tutta la distanza che separa la conoscenza della scienza dall’applicazione come arte sta nella difficoltá di saper determinare con esattezza ove cessino le simiglianze e dove comincino le differenze; ecco perché in certi periodi si vedono m o Iti uffiziali istruiti e pochi capitani.