Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/238

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rivela. Gli uffiziali che appartengono ai corpi facoltativi hanno un carattere di soliditá e d’istruzione anche in piena pace, ed in guerra è tra essi che si trovano in un maggior numero quegli uomini disegnati da Napoleone in un’epoca strepitosa, alia fine del passo che qui riportiamo del ventesimonono bullettino dell’anno 1812, in cui dopo aver annunziato la venuta di un freddo eccessivo, cosi si esprime : — « Gli uomini cui la natura non ha dato tempra si forte da esser superiori a ogni vicenda della sorte e della fortuna perdettero la loro gaiezza, il lor buono umore e non pensarono che a disgrazie e a catastrofi; coloro ch’ella ha creati superiori a ogni cosa conservarono la gaiezza e le maniere consuete, e videro una nuova gloria nelle varie difficoltá ch’erano a sormontare » (^).

Ciò che consegue da quanto dicemmo si è che lo studio e la meditazione sono un potente elemento per temperare i caratteri, e che in conseguenza il punto di veduta sotto cui riguardammo la scienza della guerra e i suoi rapporti con la moralitá non sono una vana supposizione, ma si bene una logica deduzione della natura delle cose. Ciò provato possiamo proseguire il nostro ragionamento.

Quando un uomo abbraccia una carriera pubblica, quando domanda al sovrano gradi e potere, quando esige dalla societá deferenza e dai suoi subordinati rispetto e confidenza, quest’uomo ha fatto implicitamente la confessione di aver ricevuto dalla natura tutte le doti indispensabili per adempiere i doveri risultanti dalla sua posizione e di nulla essere per tralasciar dal suo canto onde rendersene sempre piú degno. È impossibile supporre il contrario, cioè ch’egli dica di non sapere fino a qual punto abbia le disposizioni pel suo stato necessarie e di non volere

(i) Il seguente passo della Storia del 1812 di Segur, riguardante la posizione dell’esercito presso Wilna in dicembre, appoggia la nostra opinione. — « In mezzo a questo uragano, a tutte le disgrazie e a tutti gli elementi scatenati che ci assediavano, alcuni ufiíziali che sapeano ancor speculare, nel nostro secolo che qualche scoperta incoraggia a tutto spiegare, colá in mezzo agli acuti patimenti che loro arrecava il vento del nord cercavan la cagione della sua direzione costante ». — Segur, volume 11, pagina 372.