Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/24

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nella natura che negli uomini, e piú in questi che nell’intelligenza di chi i loro sforzi dirige, possono far rilevare in un capitano le qualitá trascendenti che lo pongono tra i grandi che la storia registra. Le osservazioni preziose di Napoleone sulle guerre di Cesare, la campagna del maresciallo Paskievicht nell’Asia minore e la relazione del general Valentini delle guerre tra i russi e i turchi in questo secolo ci sembrarono atte a facilitarci lo svolgimento di tale quistione. Le guerre di Cesare ci servirono anche a meglio svolgere e riformare il nostro secondo discorso, ove ci occupammo di esporre in che risiedevano le differenze Ira la scienza e l’arte della guerra fra gli antichi e i moderni. Dalle luminose osservazioni che il piú gran capitano dei moderni tempi fa sulle geste del piú celebre dell’antichitá viene sviluppato il carattere di questa diversitá ed i suoi effetti sono determinati nelle belliche operazioni, mostrandosi come ciò che allora era possibile con quegli ordini e quelle armi non sía piú ai nostri di con egual bravura, e si mette in luce come ciò sia avvenuto e come la perdita della parte vinta era si disproporzionata a quella che i vincitori soffrivano. Indi passammo ad esaminare da un luogo delle osservazioni se vero era che se Cesare non avesse combattuto altri che i Galli, non si sarebbe potuto giudicare di tutto il suo merito che svolse nelle guerre civili, in cui aveva a fronte eserciti e capitani formati a una stessa scuola. Mostrammo che anche convenendo che certo la riputazione di Cesare sarebbe stata minore, pur nondimeno vi era in quella guerra nella quale ostacoli naturali, difesa ostinata di masse numerose benché mal dirette operavano, di che scorgere quelle qualitá che distinguono un gran capitano, come la forza di carattere, la pronta risoluzione, il vigore della volontá nell’ operare, il conservare impero sopra milizie che sono disposte a demoralizzarsi in faccia a pene continue, pericoli oscuri e privazioni costanti ; e conchiudemmo che se Napoleone non avesse fatto che la campagna di Egitto, pure poteva desumersi di che quel genio fosse capace in un altro teatro e con piú degni avversari. Questa stessa tesi sostenemmo neir analizzare le campagne de’ russi nell’Asia minore nel ventotto