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Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/282

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Farmi d’aver abbastanza dimostrato che sino a quando una invenzione piú efficace della polvere da guerra non verrá a cambiare la natura del fucile di guerra come arma mista, rendendo cosi possibile un ordine unico, la perfezione non potrá consistere se non nel miglior metodo per passar vicendevolmente dall’uno all’altro degli ordini dei quali abbisogna il fucile per impiegar secondo le circostanze i suoi fuochi o la sua baionetta.

Sará il fucile a percussione (^), ove riesca di adattarlo al servizio militare, come giá con vasti esperimenti si va tentando in Prussia ed in Francia, non solamente con esperienze fatte ne’ campi d’esercizio, ma con quelle di una lunga campagna di guerra co’ suoi mille combattimenti di notte e di giorno, sotto tutti i cieli, nei calori della state che permettono alle dita il piú delicato esercizio o nei freddi assiderati del verno; sará il fucile a percussione quell’arma nuova, o piuttosto di nuova natura, destinata a produrre un totale cambiamento negli ordinamenti militari? un cambiamento uguale a quello che produsse la scoperta della polvere da guerra? A me non pare.

Egli è probabile che gli effetti del fuoco divengano per esso maggiori sia per la celeritá sia per la esattezza e la portata

argomento ripreso ai di nostri con ugual sobrietá e sostanza dal Lecourbe dissertando, dal Molitor raccontando...

Nella seconda epoca in tale carriera si avanza con un gran corredo di fatti, di sagacitá, di ragionamento, il Jomini nelle diverse sue opere divenute classiche; il Pelet analizzando alcune campagne, in cui mirabilmente accoppia la descrizione drammatica di una battaglia, lucidamente indicando ogni evoluzione, all’alto concepimento, all’idea prima e semplice donde emana ogni fatto, ond’è che può ugualmente formare un uffiziale di battaglia ed una mente regolatrice, se tuttavia una mente tale può essere formata da libri e da insegnamenti ; il Dumas, accurato scrittore, critico distinto e sobrio, il piú compiuto istorico militare della Francia; infine il Gourgaud, il Vaudoncourt, il Koch, lo Stutterheim, il Boutourlin, il Vacani, il Wilson, il Londonderry-Wane, il Napier il quale ha meritato che il Dumas lo annotasse e che ha preso giustamente posto tra’ piú rinomati scrittori militari della nostra epoca, e massimamente le Memorie di capitani francesi, come dei Suchet, SaintCyr... e di colui che grandeggia tra loro nel posto solitario dei geni.

(i) Anche allorché si aggiugnesse a questo ritrovato l’abolizione dei dragoni e dei cannonieri a cavallo, triplice condizione in che il barone maggiore Ferrari sembra faccia consistere l’incremento dell’arte e della scienza della guerra.