Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/53

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ha detto che « i greci, contenti al minuto commercio ed alle manifatture le quali non dimandano l’uso di alcuna facultá, si abbandonavano fuori di queste due professioni ad una infingarda mollezza »; per cui — soggiunge l’autore — quantunque conservassero tutte le cognizioni pratiche della civiltá, nondimeno perché privi della vita la quale solo le anima, non potevano resistere a popoli ad essi inferiori in ricchezza, in potenza, in scienza ed in arte militare. Possiamo quindi conchiudere che quanto abbiam detto nel precedente discorso sull’impero romano nel suo periodo di decadimento è applicabile al basso impero nella sua lunga epoca d’ingloriosa carriera.

I saraceni offrono uno spettacolo opposto a quello de’ greci, mentre la loro maggior possa stava nel vigor fisico, nell’entusiasmo degli uomini, nella loro individuale destrezza a maneggiare le armi da getto e da ferir dappresso e nella facilitá con la quale guidavano i loro cavalli. La parte piú debole erano gli ordini che, secondo gí’ istorici contemporanei, possono ridursi per le battaglie ad un parallelogrammo di due linee profonde e solide, l’una d’arcieri e l’altra di cavalieri, che dovevano dar preludio e fine al combattimento, adoperando successivamente la prima e poi la seconda linea. Inferiori ai greci rispetto agli ordini ed al meccanismo, superiori come individui, erano vani i loro assalti, non avendo di che riordinarsi e ritornare alla mischia. In tutto ciò che riguardava la guerra di assedio e le macchine corrispondenti erano inferiori ai greci pel loro stato di civiltá: avevano però il merito d’imitare con sagacitá ciò che non potevano creare per principi.

I franchi come rappresentanti principali dei popoli barbari formavano una societá tutta guerriera, il cui viver civile era subordinato allo scopo militare: da ciò risultava che gli uomini erano di una rara intrepidezza ed erano spinti alla guerra dalla inclinazione e dall’abitudine. Le loro armi essendo ridotte alla « francisca », ad una lunga spada e ad un pesante scudo, e non venendo perciò conceduto loro l’uso delle picche e delle armi da getto, non potevano combattere né alla spicciolata né in massa, e però lor mancavano tutti i vantaggi di un ordine tattico;