Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/91

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fatto notevolissimo che segnalava il rinascimento della scienza, come anche una trasformazione negli elementi dello stato sociale.

Si può quindi conchiudere che sebbene i promotori della tattica cercassero i loro metodi negli scrittori della scienza e nella storia militare della colta antichitá, come in tutti i rami dello scibile si costumava, pur nondimeno l’effetto delle nuove armi modificava l’entusiasmo degli amatori della tattica greca e romana, sicché abbandonavano tutto ciò che si deduceva dal sistema della falange come incompatibile con l’effetto dell’uso della polvere. Tutto l’ingegno dei piú sapienti era adoperato a rendere possibile la combinazione dei metodi della romana legione colle armi novellamente adottate.

Nel precedente nostro discorso non senza ragione facemmo osservare che se la strategia, giusta l’ordine scientifico, dee compire i perfezionamenti dei rami della scienza militare e della tattica in particolare, la quale essendone l’ultimo perfezionamento li suppone e riassume tutti, pur nondimeno storicamente non cosi accadde; e nel periodo del quale andiamo a discorrere ampia dimostrazione possiam presentar di quanto asserimmo. In effetto mentre la letteratura militare ci lascia di quell’epoca rare ed incompiute opere dogmatiche e quasi nessun regolamento di tattica elementare, la storia di questo stesso periodo ci presenta una quantitá di capitani che operavano con alta intelligenza della scienza, con l’istinto e sovente coi metodi della strategia. Al duca d’Alba, allo Spinola, ad Alessandro Farnese, ad Enrico quarto, a Coligni, a Nassau, a Vallstein, a Tilli, a Bernardo di Weimar, a Savelli, a Piccolomini, a Isolani, a Veterani, a Montecuccoli, a Gustavo Adolfo, a Banner, a Torstestdon e a Turenna non possono negarsi con gradazioni diverse le qualitá che costituiscono i gran capitani, e tutte le loro operazioni (^) possono essere

(i) Se non abbiamo notato tra í capitani illustri e tra le campagne che rilevano la strategia il principe di Rohan e la sua campagna in Valtellina nel 1633, ciò si è perché questo bel modello di g^uerra di montagna operata con un piccolo numero di uomini non ci è parso appartenere all’epoca né aver precedenti o susseguenti se non che in periodi lontani, mentre questo episodio militare è l’anello che lega