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tiene alla gemma sottostante. Ora è bene che comprendiate di ciò la ragione. Se voi spaccate per lungo un tralcio di vite, vi scorgerete che la midolla interna del legno ad ogni internodo è separata ed interrotta da diaframi, o tramezzi legnosi, i quali corrispondono col nodo esterno (fig. 1); sicchè tagliandosi il tralcio in quel punto, la midolla resterebbe scoperta. Di più, se osservate la gemma posta su quel tralcio stesso, voi scorgerete che appartiene al sistema midollare dell’internodo che le sta di sopra. Da ciò consegue che, se volete che l’ultima gemma che lasciate sul tralcio sia completa, converrà che le lasciate tutto il tratto di midolla che naturalmente le appartiene, ossia tutta quella che le sta di sopra, per cui dovete eseguire il taglio nel mezzo del nodo superiore (fig. 2). Una lunga esperienza conferma questa verità. Perlochè una volta per sempre vi si avverte, che allorquando prendete le forbici, o il coltello, per recidere un tralcio, dovete farlo sempre nel mezzo del nodo superiore alla gemma che intendete conservare.
20. — Si è creduto necessario sviluppare queste idee generali sull’organismo della vite, prima di dare i precetti sulla coltivazione della medesima, perchè resti più facile intendere la ragione di quelle regole atte a rendere prospera e feconda questa preziosissima pianta.
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