Pagina:Blasi - Manuale per la coltivazione della vigna latina, Milano 1877.djvu/40

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84. — Prima però di parlare su ciò che deve farsi io questa nuova pianticella, è necessario che riandate col pensiero a quanto vi dissi in principio parlandovi sull’organismo della vite.

85. — Io vi diceva che la gemma poco dopo sbucciata in primavera presentava un germoglio, ove si scorgono minutissime fogliuzze e grappoli (4, 5).

86. — Esso germoglio è di una delicatezza straordinaria, per cui se gli manca la dolce e tiepida aura, se lo colpisce gelida brina, china il capo all’istante e muore.

87. — Ora, essendo provato che il taglio, promovendo il movimento del succhio, accelera la vegetazione della vite, quanto più sarà ritardato, tanto maggiore sarà la probabilità che la stessa vegetazione incominci e continui in più propizia stagione. Ciò poi tornerà particolarmente utile alle gemme più basse che a noi, come vedremo, interessano di più.

88. — L’esperienza insegnò, fino da secoli addietro, che tagliando presto si ha molta legna e poco vino, e tagliando tardi si ha molto vino e poca legna.

89. — Protrarre agli ultimi di aprile ed ai primi di maggio l'intera potatura sarebbe impresa ardua e difficile, e talvolta anche impossibile. Diverrebbe invece facilissima se si dividesse in due epoche la potatura della vigna.

90. — La prima epoca della potatura sarà prima che ì succhi della vite si mettano in moto, ossia