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GIORNATA QUINTA

non m’è venuto fatto di poterla dare a persona che mi piaccia; fare’l volentieri anzi che altro caso simile a quel d’iersera me n’avvenisse. — Era quivi intra gli altri un Guiglielmino da Medicina, che con Guidotto era stato a questo fatto, e molto ben sapeva la cui casa stata fosse quella che Guidotto avea rubata; e vedendolo ivi tra gli altri, gli s’accostò e disse: — Bernabuccio, odi tu ciò che Giacomin dice? — Disse Bernabuccio: — Si, e testé vi pensava piú, per ciò che io mi ricordo che in quegli rimescolamenti io perdei una figlioletta di quella etá che Giacomin dice. — A cui Guiglielmino disse: — Per certo questa è dessa, per ciò che io mi trovai giá in parte ove io udii a Guidotto divisare dove la ruberia avesse fatta, e conobbi che la tua casa era stata; e per ciò rammèmorati se ad alcun segnale riconoscerla credessi, e fanne cercare, ché tu troverai fermamente che ella è tua figliuola. — Per che pensando Bernabuccio, si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d’una crocetta sovra l’orecchia sinistra, stata d’una nascenza che fatta l’avea poco davanti a quello accidente tagliare; per che, senza alcuno indugio pigliare, accostatosi a Giacomino che an20 cora era quivi, il pregò che in casa sua il menasse e veder gli facesse questa giovane. Giacomino il vi menò volentieri e lei fece venire dinanzi da lui; la quale come Bernabuccio vide, cosí tutto il viso della madre di lei, che ancora bella donna era, gli parve vedere; ma pur, non istando a questo, disse a Giacomino che di grazia voleva da lui poterle un poco levare i capelli sopra la sinistra orecchia, di che Giacomino fu contento. Bernabuccio, accostatosi a lei che vergognosamente stava, levati con la man dritta i capelli, la croce vide; laonde, veramente conoscendo lei essere la sua figliuola, teneramente cominciò a piagnere e ad abbracciarla, come che ella si contendesse, e vòlto a Giacomin, disse: — Fratel mio, questa è mia figliuola; la mia casa fu quella che fu da Guidotto rubata, e costei nel furor subito vi fu dentro dalla mia donna e sua madre dimenticata, ed infino a qui creduto abbiamo che costei nella casa, che mi fu quel dì stesso arsa, ardesse. — La giovane, udendo questo e vedendolo uomo attempato, e dando alle parole fede,