Pagina:Boccaccio, Giovanni – Elegia di Madonna Fiammetta, 1939 – BEIC 1766425.djvu/124

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118 l'elegia di madonna fiammetta


che essa era stata la prima che nel mio viso aveva gli amorosi stimoli conosciuto e ancora in esso aveva i casi futuri immaginati, veggendomi quanto detto mi fu Panfilo avere altra donna, di me dubitando e istantissima a’ miei beni, come prima il mio marito della camera uscí, cosí v’entrò; e me veggendo per l’angoscie della notte preterita quasi semiviva ancora giacere, con parole diverse si cominciò ad ingegnare di mitigare li furiosi mali, e in braccio recatamisi, con la tremante mano m’asciugava il tristo viso, movendo ad ora ad ora cotali parole:

— Giovane, oltremodo m’affliggono li tuoi mali, e piú m’affliggerebbono, se davanti non te ne avessi fatta avvedere; ma tu, piú volonterosa che savia, lasciando li miei consigli, seguisti li tuoi piaceri, onde al fine debito a cotali falli con dolente viso ti veggo venuta. Ma però che sempre, solo che altri voglia, mentre si vive si può ciascuno da malvagio cammino dipartire e al buono ritornare, mi sarebbe caro che tu omai gli occhi alla tua mente dalle tenebre di questo iniquo tiranno occupati svelassi, e loro della veritá rendessi la luce chiara. Chi egli sia assai li brievi diletti e li lunghi affanni che per lui hai sostenuti e sostieni ti possono fare manifesto. Tu, sí come giovane, piú la volontá seguitante che la ragione, amasti, e amando, quel fine che da amore si può disiare, prendesti; e, come giá è detto, brieve diletto essere il conoscesti, né piú avanti che quello che avuto n’hai, mai avere né disiare se ne puote. E se egli pure avvenisse che ’l tuo Panfilo nelle tue braccia tornasse, non altramente che l’usato diletto ne sentiresti.

Li ferventi disiderii sogliono essere nelle cose nuove, nelle quali molte volte sperandosi che quello bene sia nascoso, il quale forse non v’è, fanno con noia sostenere il fervente disio, ma le conosciute piú temperatamente si sogliono disiderare; ma tu troppo nel disordinato appetito trascorsa e tutta dispòstati al perire, fai il contrario. Sogliono le discrete persone, trovandosi ne’ faticosi luoghi e pieni di dubbii, tirarsi indietro, volendo anzi avere la fatica, la quale infino al luogo