Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
132 | l'elegia di madonna fiammetta |
corpo, terminate fieno le lagrime tue, li sospiri, l’angoscie e
li disiri, e ad un’ora te e il tuo Panfilo libero farai della promessa fede. Oggi avrai da lui li meritati abbracciari; oggi le
militari insegne d’Amore copriranno il corpo tuo con disonesto strazio; oggi il tuo spirito il vedrá; oggi conoscerai
per cui t’abbia abbandonata; oggi a forza pietoso il farai; oggi comincerai le vendette della nemica donna. Ma, o iddii,
se in voi niuna pietá si truova, negli ultimi miei prieghi siatemi graziosi: fate la mia morte senza infamia passare tra le
genti. Se in quella alcuno peccato, prendendola, si commette,
ecco che di quello la sodisfazione è presente, cioè che io
muoio senza osare manifestare la cagione, la quale cosa non
piccola consolazione mi sarebbe, se io credessi, ciò dicendo,
passare senza biasimo. Fatela ancora con pazienza sostenere
al caro marito, il cui amore se io debitamente avessi guardato, ancora lieta senza porgervi questi prieghi, di vivere chiederei. Ma io, sí come femina mal conoscente del ricevuto
bene, e come l’altre sempre il peggio pigliando, ora questo
guiderdone me ne dono. O Atropos, per lo tuo infallibile
colpo a tutto il mondo, umilmente ti priego che il cadente
corpo guidi nelle tue forze, e con non troppa angoscia l’anima
sciogli dalle fila della tua Lachesis; e tu, o Mercurio33, di
quella ricevitore, io ti priego per quell’amor che giá ti cosse,
e per lo mio sangue, il quale io da ora offero a te, che tu
benignamente la guidi a’ luoghi a lei disposti dalla tua discrezione, né si aspri glieli apparecchi, che lievi reputi i
mali avuti».
Queste cose cosí fra me dette, Tesifone venne dinanzi agli occhi miei, e con non intendevole mormorio, e con minaccevole aspetto mi fe’ pavida di peggiore vita che la preterita. Ma poi, con piú sciolta favella dicendo niuna cosa una sola volta provata può essere grave, il turbato animo alla morte infiammò con piú focoso disio. Per che, veggendo io che ancora non si partia la vecchia balia, dubitando non troppo aspettare me apparecchiata a morire indietro traesse il proposto, o che accidente via noil togliesse, stese le brac-