Pagina:Boccaccio, Giovanni – Elegia di Madonna Fiammetta, 1939 – BEIC 1766425.djvu/225

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nota 219


tali venete, ma l’editore deve averle accresciute e deve aver commesso di suo moltissimi errori di lettura. Per le rubriche latine si rimane nell’incertezza se esistessero tali e quali nella fonte manoscritta, o fossero in volgare e tradotte dall’editore. Meno probabile, ma non da escludere del tutto, mi pare una terza ipotesi, che cioè siano opera originale dell’editore.

Una ristampa di questa edizione, che a me non è riuscito rintracciare, sembra debba essere quella che porta la data del 20 settembre 1480 senza indicazione del luogo. Il prologo, infatti, è preceduto dalla seguente rubrica: «Ioannis Boccacii ad Flametam Pamphili amatricem libellus materno sermone editus», che è nell’edizione del 14721.

Delle altre tre edizioni conosciute del sec. XV, due furono stampate a Venezia, rispettivamente, nel 1481 e nel 1491, la terza non porta né la data né il luogo2. Il testo dell’Elegía si presenta con le medesime caratteristiche in tutte e tre le edizioni, e, in particolare, quella del 1491 è una ristampa dell’edizione del 1481. In questa l’opera è divisa in nove capitoli per ognuno dei quali c’è un breve sommario quale si trova in quasi tutti i manoscritti. Ogni capitolo è a sua volta diviso in paragrafi che si distinguono dallo spazio lasciato vuoto per la lettera iniziale. Prima del prologo si legge: «Incomincia il libro di madonna Fiammetta da lei alle innamorate mandato». Al testo dell’Elegia segue una epistola di Hieronymo squarzafico Alexandrino alle donne innamorate: «mi pare giusto et convenevole...», scritta a Venezia ex Aedibus solite habitationis die. 19 Iunii 1481. Alla fine della lettera: «Finisse il libro di madonna fiameta a l’amorose donne mandato composto per misser boccazo poeta illustre et impresso in ne l’alma citade di Vinesia per magistro Philippo de piero negli anni del signore MCCCCLXXXI. Iohanne mozenicho felicissimo ducha imperante». Lo Squarciafico vuole illustrare con la sua epistola alle donne innamorate il «sugetto» del libro e la cagione «la quale mosse il... ligiadro poeta Iovanne boccazo» a scriverlo, ma gli piace prima accennare ad «una assai degna fitione poetica». Ed eccolo alle citazioni erudite di Nicandro «anticho poeta greco», di «Apuleio madaurense» e di «Ausonio

  1. Cfr. F. Zambrini, Le opere volgari a stampa dei secoli XIII e XIV, IV edizione, Bologna, 1884.
  2. Di tutte e tre queste edizioni c’è un esemplare presso il fondo Palatino della Biblioteca Nazionale di Firenze.