Pagina:Boccaccio, Giovanni – Elegia di Madonna Fiammetta, 1939 – BEIC 1766425.djvu/96

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90 l'elegia di madonna fiammetta


torni nel dimandato dono, infino ad ora prometto, e qui sieno testimonii gl’iddíi, di porre la mia immagine ornata quando potrassi ad onore di te, in qualunque tempio piú ti fia caro, e quella, con versi soscritti che diranno: Questa è Fiammetta dalla Fortuna di miseria infima recata in somma allegrezza, si vedrá da tutti».

Oh quante piú altre cose ancora dissi piú volte, le quali lungo e tedioso sarebbe il raccontarle, ma tutte, brievemente, in amare lagrime terminavano, delle quali alcuna volta avvenne che io, dalle donne sentita, con varii conforti levatane, alle festevoli danze fui rimenata a mal mio grado.

Chi crederebbe possibile, o amorose donne, tanta tristizia nel petto capere d’una giovane che niuna cosa fosse, la quale non solamente non rallegrar la potesse, ma eziandio cagione di maggior doglia le fosse continuo? Certo egli pare incredibile a tutti, ma io misera, sí come colei che ’l pruovo, sento e conosco ciò essere vero. Egli avvenía spesse volte che essendo, sí come la stagione richiedeva, il tempo caldissimo, molte altre donne e io, acciò che piú agevolmente quello trapassassimo, sopra velocissima barca, armata di molti remi, solcando le marine onde, cantando e sonando, li rimoti scogli, e le caverne ne’ monti dalla natura medesima fatte, essendo esse e per ombra e per li venti recettissime, cercavamo. Oimè, che questi erano al corporale caldo sommissimi rimedii a me offerti, ma al fuoco dell’anima per tutto questo niuno alleggiamento era prestato, anzi piuttosto tolto; però che, cessati li calori esteriori, li quali senza dubbio alli dilicati corpi sono tediosi, incontanente piú ampio luogo si dava agli amorosi pensieri, li quali non solamente materia sostentante le fiamme di Venere sono, ma aumentante, se bene si mira.

Venute adunque ne’ luoghi da noi cercati, e presi per li nostri diletti ampissimi luoghi, secondo che il nostro appetito richiedeva, ora qua e ora lá, e ora questa brigata di donne e di giovani, e ora quell’altra, delle quali ogni picciolo scoglietto o lito, solo che d’alcuna ombra di monte da’ solari