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II

Senso allegorico

[Lez. ] «Nel mezzo del cammin di nostra vita», ecc. Poi che, per la grazia di Dio, è quello, che secondo il senso litterale si può, dimostrato, è da tornarsi al principio di questo canto, e quello che sotto la rozza corteccia delle parole è nascoso, cioè il senso allegorico, aprire e dichiarare. Intorno alla qual cosa credo udirete cose per le quali vi si potrebbe forse meritamente dire le parole che l’autore medesimo dice nel secondo canto del Paradiso, cioè: «Que’ gloriosi che passáro a Coleo, Non s’ammiraron, come voi farete, Quando vider Giason fatto bifolco». Percioché allora per effetto potrete vedere quanto d’arte e quanto di sentimento sia stato e sia nello stilo poetico, oltre alla stima che molti fanno. E peroché gustando con lo ’ntelletto il mellifluo e celestial sapore, nascoso sotto il velo del favoloso discrivere, forse vi dorrete il nostro poeta e gli altri avere tanta soavitá riposta, in guisa che senza difficultá aver non si puote; e direte: — Perché non diedono i poeti la loro dottrina libera e aperta ed espedita, come molti altri fanno la loro, si che, chi volesse, ne potesse prendere frutto piú tosto? — In risponsione della qual cosa si possono due ragioni dimostrare: e la prima può esser questa.

Costume generale è, di tutte le cose meritamente da aver care, il discreto uomo non tenerle in piazza, ma sotto il piú forte serrarne c’ha nella sua casa, e con grandissima diligenza guardarle, e ad alquanti suoi amici, ma a pochi e rade volte, mostrarle; e questo fa, accioché il troppo farne copia non faccia quelle divenire piú vili. Il che per atto possiam tutto il di vedere avvenire; e, se in ogni altra cosa nascosa ci fosse questa veritá, guardiamo al sole, del quale alcuna cosa si bella,