Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. I, 1918 – BEIC 1758493.djvu/260

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l’anima; «il luogo», (sufipie) bestemmiavano dove nacquero, «il tempo», nel qual nacquero, «e ’l seme», del quale nacquero, «di lor semenza», cioè bestemmiavano il seme di lor semenza, cioè della quale seminati furono, «c di lor nascimenti», cioè bestemmiavano il luogo e ’l tempo di lor nascimenti. «Poi si ritrasser tutte quante insieme»; quinci appare loro quivi esser venute sparte; «Forte piangendo alla riva malvagia», d Acheronte, «Ch’attende ciascun uom, che Dio non teme», percioché tutti dichinan quivi coloro che, vivendo, non ebbono temor di Dio. «Carón dimonio, con occhi di bragia», cioè ardenti e focosí; «loro accennando, tutte le raccoglie», in su la sua nave; «batte con remo», cioè con quel bastone col quale mena la sua nave, il quale i marinai chiamano «remo», «qualunque», di quelle anime, «s’adagia», a sedere o in altra guisa. «Come d’autunno» cioè in quella stagione la quale noi chiamiamo «autunno», da mezzo settembre infino a mezzo dicembre, «si levati le foglie, L’una appresso dell’altra», cadendo, «infin che ’l ramo», sopra il quale erano, «Vede alla terra tutte le sue spoglie», cioè i vestimenti, li quali la stagione gli ha fatti cadere da dosso. Ed è questa comparazione presa da Virgilio in quella parte del sesto libro de 11’ Eueida, che di sopra dicemmo. «Similemente il mal seme d’Adamo», il quale fu il primo nostro padre, e del quale noi siamo tutti seme: ma parte di questo seme è buono, si come sono i santi uomini e i servanti i comandamenti di Dio, e parte n’è malvagio, si come sono i peccatori, li quali ostinali nelle loro colpe muoiono nell’ira di Dio: e questa è quella parte che si raccoglie nella nave di Carene. «Gittansi in quel lito», cioè d’in su quella riva, «ad una ad una», quelle anime dannate, «Per cenni», da Carón fatti, «com’augel» fa «per suo richiamo», cioè per lo pasto mostratogli. «Cosi», raccolte, «sen vanno su per l’onda bruna», d’Acheronte, «E avanti che sien», queste che pur mò salirono, «di lá», cioè dall’altra riva, «discese, Anche di qua», da quest’altra parte, «nuova schiera», cioè quantitá d’anime non ancora statavi, «s’aduna». E in questo dimostra l’autore continuamente