Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/144

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la donna accorgendosene, accioché quello non avvenisse, corse oltre presta, e misesi in mezzo tra Polo e Gianciotto, il quale avea giá alzato il braccio con lo stocco in mano, e tutto si gravava sopra il colpo: avvenne quello che egli non avrebbe voluto, cioè che prima passò lo stocco il petto della donna, che egli a g& lu gnesse a Polo. Per lo quale accidente turbato Gianciotto, si come colui che piú che se medesimo amava la donna, ritirato lo stocco da capo, feri Polo e ucciselo: e cosí amenduni lasciatigli morti, subitamente si parti e tornossi all’uficio suo. Furono poi li due amanti con molte lacrime, la mattina seguente, seppelliti e in una medesima sepoltura.

Dice adunque la donna, dal luogo della sua origine cominciando: — «Siede», cioè dimora, «la terra», cioè la cittá di Ravenna, antichissima per quello che si crede, e fu colonia de’ sabini, quantunque i ravignani dicano che essa fosse posta ed edificata da’nipoti di Noè; «dove nata fui, Su la marina», del mare Adriano, al quale ella è vicina due miglia, e per alcune dimostrazioni appare che essa giá fosse in sul mare; «dove’l Po discende». Nasce il Po nelle montagne che dividono Italia dalla Provenza, e, discendendo giú verso il mare Adriano, per trenta grossi fiumi, che da Appennino e dall ’Alpi discendono, diventa grossissimo fiume, e tra Mantova e Ferrara si divide in due parti, delle quali l’una ne va verso Ferrara, e l’altra ad una villa di Ferrara chiamata Francolino: e pervenuto a Ferrara, similemente si divide in due parti, delle quali l’una ne va verso Ravenna, e diciotto miglia lontano ad essa, in luogo chiamato Primaro, mette in mare. «Per aver pace co’ seguaci sui», cioè co’ fiumi che, mettendo in esso, seguitano il corso suo, e, come esso con essi mette in mare, hanno pace, in quanto piú non corrono. «Amor, ch’ai cor gentil»: dimostrato per le predette discrizioni il luogo donde fu, comincia a mostrare la cagione della sua morte; e primieramente dice Polo essersi innamorato di lei; poi sé dice essersi innamorata di lui. E, quantunque questa materia d’amore venga pienamente a dovere essere trattata nel secondo libro di questo volume, nel canto diciassettesimo; nondimeno,