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Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/173

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è dimostrato; «aperse, e mostrocci le sanne», cioè i denti: «Non avea membro che tenesse fermo». Il che può avvenire da impetuoso desiderio di nuocere e da altro. «E’l duca mio», veduto quello che Cerbero faceva, «distese le sue spanne», cioè aperse le sue mani, a guisa che fa colui che alcuna cosa con la grandezza della mano misura, «Prese la terra, e con piene le pugna»; come la mano aperta si chiama «spanna», cosí chiusa, «pugno»; «La gittò dentro alle bramose canne»; dice «canne», percioché eran tre, come di sopra è mostrato.

E appresso questo, per una comparazione ottimamente convenientesi al comparato, dimostra quel dimonio essersi acquetato, e dice: «Qual è quel cane ch’abbaiando», cioè latrando, «agogna». «Agognare» è propriamente quel disiderare il quale alcun dimostra veggendo ad alcuno altro mangiare alcuna cosa; quantunque s’usi in qualunque cosa Tuoni vede con aspettazione disiderare; ed è questo atto proprio di cani, li quali davanti altrui stanno quando altri mangia. «E si racqueta», sanza piú abbaiare, «poi che ’l pasto morde», cioè quello che gittato gli è da mangiare, «Che solo a divorarlo intende e pugna; Cotai si fecer», cioè cosí quiete, «quelle facce lorde», brutte di Cerbero, che eran tre, «Dello demonio Cerbero, che introna», latrando, «L’anime», in quel cerchio dannate, «si, ch’esser vorrebber sorde», accioché udire noi potessero. Questo luogo è tutto preso da Virgilio, di lá dove egli nel sesto del1 ’Eneida scrive: Cerbertis haec ingens latrata regna trifauci personal, adverso recubans immanis in attiro. Cui vates, horrere videns iam colla colubris, ntelle soporatam et inedicatis frugibus offain obiicit: ille fame rabida tria guttura pandens, corripit obiectam, atque immania terga resolvit fusus fiutili, totoqae ingens exienditur antro, ecc. «Noi passavam». Qui comincia la terza parte di questo canto, nella quale l’autore truova un fiorentino, il quale gli