Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/282

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adunque: «Lo buon maestro disse: — Ornai, figliuolo, S’appressa la cittá che ha nome Dite, Co’ gravi cittadin», non gravi per costumi o per virtú, ma per peccati, «col grande stuolo», — cioè con la gran quantitá. «Ed io: — Maestro, giá le sue meschite». «Meschite» chiamano i saracini i luoghi dove vanno ad adorare, fatti ad onore di Maometto, come noi chiamiamo «chiese» quelle che ad onore di Dio facciamo; e percioché questi cosí fatti luoghi si soglion fare piú alti e piú eminenti che gli edifici cittadini, è usanza di vederle piú tosto, uno che di fuori della cittá venga, che l’altre case; e perciò non fa l’autor menzione dell’altre parti della cittá dolente, ma di questa sola, chiamandole «meschite», si come edifici composti ad onor del dimonio, e non di Dio. «Lá entro certo nella valle cerno»; dice «nella valle», percioché la cittá era molto piú bassa che esso non era; e dice le disccrnea «Vermiglie, come se di foco uscite Fossero». — E questo dice a rimuovere una obiezione che gli potrebbe esser fatta, in quanto di sopra ha alcuna volta detto sé non potere guari vedere avanti per Io fummo del padule; e cosí vuol dire che né ancora qui vedrebbe quelle meschite, se non fosse che esse medesime si facevan vedere per l’essere affocate, cioè rosse. «E quei mi disse: — Il fuoco eterno, Ch’entro l’affuoca, le dimostra rosse», cioè roventi, «Come tu vedi in questo basso inferno». — Udita la cagione per la quale erano rosse quelle meschite (la qual fu necessaria d’aprire, accioché egli non estimasse quelle essere dipinte), ed egli soggiugne: «Noi pur giugnemmo dentro all’alte fosse, Che vallan quella terra sconsolata». «Vallo», secondo il suo proprio significato, è quello palancato, il quale a’ tempi di guerre si fa dintorno alle terre, accioché siano piú forti, e che noi volgarmente chiamiamo «steccato»; e da questo pare venga nominata ogni cosa la qual luor delle mura si fa per afforzamento della terra. «Le mura», di quella terra, «mi parea che ferro fosse». Dice quelle essergli parure esser di ferro, a dimostrazione della