Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/35

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suo libro, il quale è nominato Ode. Compose, oltre a ciò, un libro chiamato Poetria, nel quale egli ammaestra coloro, li quali a poesia vogliono attendere, di quello che operando seguir debbono e di quello da che si debbon guardare, volendo laudevolmente comporre. Negli altri suoi libri, si come nelle Pistole e nei Sermoni, fu acerrimo riprenditore de’vizi; per la qual cosa meritò d’essere chiamato poeta «satiro». Altri libri de’suoi, che i quattro predetti, non credo si truovino. Mori in Roma d’etá di cinquantasette anni, secondo Eusebio dice in libro Temporum, l’anno trentasei dello ’mperio d’Ottaviano Augusto. «Ovidio è il terzo». Publio Ovidio Nasone fu nativo della cittá di Sulmona in Abruzzo, si come egli medesimo in un suo libro, il quale si chiama De tristibus, testimonia, dicendo: Stilino vtihi patria est, gelidis uberriinus undis, milia qui decies distai ab Urbe novem.

E, secondo che Eusebio in libro Temportnn dice, egli nacque nella patria sua il primo anno del triumvirato di Ottaviano Cesare: e fu di famiglia assai onesta di quella cittá, e dalla sua fanciullezza maravigliosamente fu il suo ingegno inchinevole agli studi della scienza. Per la qual cosa, si come esso mostra nel preallegato libro, il padre piú volte si sforzò di farlo studiare in legge, si come faceva un suo fratello, il quale era di piú tempo di lui; ma, traendolo la sua natura agli studi poetici, avveniva che, non che egli in legge potesse studiare, ma, sforzandosi talvolta di volere alcuna cosa scrivere in soluto stile, quasi senza avvedersene, gli venivano scritti versi; perla qual cosa esso dice nel detto libro: Quidquid conabar scribere, versus erat.

Della qual cosa il padre, dice, che piú volte il riprese, dicendo: Saepe pater dixit: — Studium quid inutile temptas? Jllaeonides nullas ipse reliquit opes. — Per la qual cosa, eziandio contro al piacer del padre, si diede tutto alla poesia; e, divenuto in ciò eruditissimo uomo, lasciata