Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/96

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Sono adunque questi cotali solamente per continui sospiri e per difetto di speranza puniti; la qual pena assai pare che si confaccia al peccato. Fu il peccato originale con soavitá e dolcezza di gusto commesso, e però qui per amaritudine di sospiri mandati dal cuor fuori si punisce; cioè per dolorosa compunzione, in perpetuo, quegli, che con esso in questo mondo muoiono, menano amara vita nell’altro: e come i primi parenti per quello sperarono dovere simili a Dio divenire, cosí qui sono i lor successori, che con esso peccato muoiono, privati d’ogni speranza di mai doverlo vedere; e come la disonesta speranza gli sospinse al peccato, dico i primi nostri parenti, cosí qui l’onesta nega loro il suo aiuto a dover con minor noia sofferire l’afflizione recata in loro dal martire. E, oltre a ciò, come quello per noi non fu commesso, ma, come spesse volte è detto, per li primi nostri parenti; punito non è, in quegli ne’ quali la sua infezione persevera, per alcuna pena impressa in loro per alcuno esteriore ministro della giustizia di Dio. Né creda alcuno questa pena essere di piccola gravezza o poco cocente, cioè il dolersi co’ sospiri, senza speranza d’alcuno futuro o disiderato riposo; anzi, se ben riguarderemo, è gravissima; e, se gli spiriti fossero mortali, essi la dimostrerebbono intollerabile, si come i mortali hanno spesse volte mostrato. Assai ci puote essere manifesto alcuni essere stati che, ferventemente disiderando alcuna cosa (come creder dobbiamo che questi spiriti, de’ quali parliamo, disiderano di veder Iddio), come conosciuto hanno esser lor tolta ogni speranza di doverla ottenere, essere in tanto dolor divenuti, che essi, stoltamente eleggendo per molto minor pena la morte che la vita senza speranza, ad uccidersi, e crudelmente, trascorsi sono. Per la qual cosa mi pare essere assai certo che, se morir potessono gli spiriti, come non possono, assai in quella estrema miseria incorrerebbono. [E questi cotali dico esser tutti quegli che alcuno de’ sopra detti battesimi avuto non hanno, li quali qui in tre maniere distingue, cioè in pargoli e in uomini e femmine non famose, e come son tutti coloro li quali esso nominatamente discrive.]