Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/14

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il quale per la sapienzia, la quale hanno, e per la destrezza ad essere in un momento dove vogliono, compose quel corpo aereo, simile a Samuello, e, entratovi dentro, diede quel risponso, il quale Saul credette aver da Samuello: e cosi essere di tutti gli altri corpi, li quali si credono esser corpi stati d’alcuni morti, e che in essi per forza d’incantamenti sieno rivocate l’anime. E di questa materia, cioè degl’incantamenti, si dirá alquanto piú stesamente appresso nel ventesimo canto, dove si chiariranno le spezie de’ vari indovinamenti, che molti contro al mandato di Dio usano scioccamente e in loro perdizione.] «Quell’è il piú basso luogo», il cerchio dove è Giuda, «e ’l piú oscuro», in quanto è piú lontano alla luce, «E il piú lontan dal ciel, che tutto gira»: perrioché alcuna parte non è, che tanto sia lontana alla circunferenza, quanto è il centro; e il centro della terra, nel quale è il cerchio dove è Giuda, si tiene che sia il centro de’ cieli, e cosi i cieli sono da intendere in luogo di circunferenza al centro della terra, e cosi è il detto centro piú lontano che altra parte dal cielo. E mostra voglia qui l’autore intender del cielo empireo, il quale con la sua ampiezza contiene ciascun altro cielo. «Ben so il cammin; però ti fa’ sicuro». Vuol qui l’autor mostrare, per questa istoria da Virgilio raccontata, l’abbia Virgilio voluto mettere in buona e sicura speranza di sé, della qual per paura pareva caduto; e, oltre a questo, accioché l’aspettare ciò che esso Virgilio aspettava, non paia grave all’autore, e per quello accresca la sua paura, continua Virgilio il suo ragionamento, dicendo: «Questa palude», di Stige, «che ’l gran puzzo spira», cioè esala: e in questo dimostra la natura universale de’paduli, li quali tutti putono per l’acqua, la quale in essi per lo star ferma si corrompe, e corrotta pute; e cosi faceva quella, e tanto piú quanto non avea aere scoverto, nel quale il puzzo si dilatasse e divenisse minore. «Cinge d’intorno la cittá dolente», cioè Dite, piena di dolore; e dice «d’intorno», onde si dee comprendere le mura di questa cittá tanto di circúito prendere,