Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/148

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mia», cioè la fama, «che giace Ancor del colpo, che ’nvidia mi diede», — quello apponendomi che io mai fatto non avea. «Un poco attese», Virgilio dopo queste parole, «e poi: Dacché ’l si tace, — Disse ’l maestro mio, — non perder l’ora, Ma parla, e chiedi a lui s’altro ti piace», — di sapere. «Ond’io a lui: — Domandai tu ancora Di quel che credi ch’a me satisfaccia, Ch’io non potrei», domandarlo io, «tanta pietá m’accora», —cioè mi prieme il cuore. Ed è possibile l’autore questa pietá tanto non avere avuta per compassione che avuta avesse dello ’nfortunio dello spirito, ma per se medesimo, il qual conosceva similmente per invidia, non per suo difetto, dover ricevere delle noie, delle quali aveva maestro Piero ricevute, e state gli eran predette, come di sopra appare. «Perciò ricominciò». Qui comincia la parte ottava di questa seconda parte principale del presente canto, nella quale il domanda Virgilio come in quelle piante si lega, e se alcuna se ne scioglie mai. Dice adunque: «Perciò», cioè per quello che io avea detto, «ricominciò», a parlar Virgilio e dire: — «Se l’uom ti faccia Liberamente ciò che ’l tuo dir priega» (cioè di confortare la memoria tua che giace, ecc.), «Spirito incarcerato», in cotesto tronco, «ancor ti piaccia», oltre alle cose che dette n’hai, «Di dirne come l’anima si lega In questi nocchi», cioè in questi legni nocchiosi; «e dinne, se tu puoi, S’alcuna», anima, «mai di tai membri», quali sono questi nocchi, «si spiega», — cioè si sviluppa o si scioglie. «Allor soffiò». Qui comincia la nona parte della seconda parte principale del presente canto, nella quale lo spirito risponde alla dimanda fatta da Virgilio, e dice cosi: «Allor», cioè uditala domanda e volendo rispondere, «soffiò lo tronco forte», per questo dimostrando parergli amaro e noioso, non il dire come l’anime diventin bronchi, ma il rammemorarsi della cagione perché esso fosse tronco divenuto; «e poi», che soffiato ebbe, «Si converti quel vento», che usci fuori del tronco nel soffiare, «in cotal voce», cioè: —«Brievemente sará risposto a voi». E, dopo queste parole, séguita la risposta alla domanda fatta, dicendo: «Quando si parte l’anima feroce»: è l’anima di quegli,