Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/179

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molte e belle fontane e dilettevoli boschi, «che si chiamò Ida»; e cosi dallo effetto ebbe il nome, percioché Ida vuol tanto dire quanto «cosa formosa e bella». E qui è da guardare questa Ida non esser quella nella quale si legge che Paris die’ la sentenza tra le tre dèe, peroché quella è una selva vicina ad Ilione. «Ora è diserta», cioè abbandonata, «come cosa vieta», cioè vecchia e guasta. «Rea la scelse giá per cuna», cioè per culla, volendo per questo nome intendere il luogo atto a dovervi poter nudrire e allevare il figliuolo, si come le nutrici gli allievano nelle culle; «fida», cioè sicura, «Del suo figliuolo», cioè di Giove, il quale quivi allevar fece nascosamente; «e per celarlo meglio, Quando piangea», questo fanciullo, il quale occultamente faceva in questa montagna allevare, «vi facea far le grida», cioè avea ordinato che, piangendo il fanciullo, vi si facesse romore da coloro alli quali raccomandato l’avea, accioché il pianto del fanciullo da alcun circunstante non fosse udito né conosciuto. [E, a piú dichiarazion di questo, è da sapere che, come altra volta di sopra è detto, secondo che si legge nella Sacra istoria, che, avendo Uranio due figliuoli, Titano e Saturno, ed essendo Titano in altre contrade, morendo Uranio, Saturno prese il regno del padre, il quale apparteneva a Titano, si come a colui che di piú tempo era; il quale poi tornando, e volendo il regno, Saturno non gliele volle dare, sconfortatone dalla madre e dalle sorelle: per che venne Titano a questa composizione, che tutti i figliuoli maschi, ch’egli avesse ovvero che gli nascessero, esso dovesse uccidere; e in questa guisa Titano, senza altra quistione, gli lasciò possedere il regno. Avvenne che la moglie di Saturno, la quale era gravida, e il cui nome fu Opis e Rea, e ancora ebbe alcuno altro nome, partorí e fece due figliuoli, uno maschio e una femmina, e presentò la femmina a Saturno, senza fargli sentire alcuna cosa del maschio, il quale essa chiamò Giove, e occultamente nel mandò in Creti; e quivi fattolo raccomandare ad un popolo, il qual si chiamava i cureti, il fece occultamente allevare. E questi cureti, avendo solenne guardia del fanciullo, accioché alcuno non ne potesse avere alcun