Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/231

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d’Appennino». Monte Veso è un monte nell’Alpi, lá sopra il Monferrato, e parte la Provenza dalla Italia, e di questo monte Veso nasce il fiume chiamato il Po. Il quale in sé riceve molti fiumi, li quali caggiono dell’Alpi dalla parte di ver’ ponente, e d’Appennino di ver’ levante, e mette in mare per piú foci, e tra l’altre per quella di Primaro, presso a Ravenna; e questa è quella che è piú orientale. E il primo fiume, il quale nasce in Appennino, senza mettere in Po, andando l’uomo da Po inver’ levante, è chiamato, lá dove nasce, Acquacheta; poi, divenendo al piano presso a Forli in Romagna, cambia nome, ed è chiamato Montone, percioché impetuosamente corre e passa allato a Forli, e di quindi discende a Ravenna, e lungo le mura d’essa corre, e forse due miglia piú giú mette nel mare Adriatico; e cosi è il primo che tiene «proprio cammino», appresso a quello che scende di monte Veso. E dice l’autore che egli viene dalla sinistra costa d’Appennino. Intorno alla qual cosa è da sapere che Appennino è un monte, il quale alcuni vogliono che cominci a questo monte Veso; altri dicono clic egli comincia a Monaco, nella riviera di Genova, e viensene costeggiando verso quel monte ch’è chiamato Pietra Apuana, lasciandosi dalla sinistra parte il Monferrato, e Torino e Vercelli, e dal destro tutta Lunigiana, e parte della riviera di Genova; poi quivi, piegandosi alquanto, si lascia alla sinistra Piagenza, Parma, Reggio e Modena, e alla destra o di ver’ mezzodí, Luni, Lucca e Pistoia; quindi, procedendo alla sinistra, si lascia Bologna e tutta la Romagna e la Marca, e alla destra Firenze, Arezzo, Perugia, e tutto il Patrimonio infino a Roma; poi. procedendo oltre, si lascia alla sinistra Abruzzo, Terra tli Bari, Puglia e Terra d’Otranto, e dalla destra, Campagna, Terra di lavoro, il principato di Salerno e parte della Calavria, infino al Fare; dalla sinistra similmente ha parte di Calavria, venendo infino al Fare di Messina, dove è tronco da Peloro, il quale è un monte in Cicilia a fronte al fine suo. Ora si chiama il lato destro di questo monte quello il quale è volto inverso il mar Tireno, e quello che è volto verso il mare Adriano è chiamato il sinistro; e questo, percioché, movendosi dal suo principio dimostrato di sopra, e andando