Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/262

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umile quanto può, nel grazioso
170cospetto della Madre d’ogni grazia,
insieme col dottor di lei focoso
orando, priega che la vista sazia
del primo Amor gli sia, e per lo lume,
che senza fine profondo si spazia,
175ficca degli occhi suoi il forte acume;
poi, disegnando quanto ne raccolse,
termine pone al suo alto volume,
mostrando come in quel tutto si volse
l’alto disio ed alle cose belle,
180e come ogni altro appetito gli tolse
«l’Amor che muove il sole e l’altre stelle».