Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/266

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Comincia il canto sesto dello ’ Nferno. Nel quale l’autor discende nel terzo cerchio, nel quale sotto grave pioggia son tormentati i gulosi. Quivi truova Cerbero, e parla con Ciacco, il quale gli predice certe cose future a’ fiorentini divisi. Comincia il canto settimo dello ’Nferno. Nel quale l’autore, scendendo nel giron quarto, truova Plutone, e vede i prodighi e gli avari incontro a sé volger grandissimi sassi; e Virgilio gli dimostra che cosa è la Fortuna; e quindi, scendendo nel giron quinto, vede la padule di Stige, e in quella ode esser tormentati gl’iracundi e gli accidiosi.

Comincia il canto ottavo dello ’ Nferno. Nel quale l’autor mostra che, salito sopra la barca di Flegias, s’avventò alla banda di quella Filippo Argenti, e come, sospinto da Virgilio nell’acqua, fu straziato dagli altri spiriti; e appresso come, venuti alla porta di Dite, fu da’ demòni serrata nel petto a Virgilio. Comincia il canto nono dello ’ Nferno. Nel quale, poi che Virgilio ha detto che altra volta fece quel cammino, gli mostra le tre Furie, e chiudegli gli occhi, accioché non vegga il Gorgone. E appresso scrive come messo di Dio fece aprir la porta, ed essi entraron dentro, e trováro Parche affocate degli eretici. Comincia il canto decimo dello ’Nferno. Nel quale l’autor parla con Farinata, il quale alcuna cosa gli predice, e solvegli alcun dubbio.

Comincia il canto decimoprimo dello ’Nferno. Nel quale Virgilio mostra, dal luogo dove è in giú, lo ’nferno esser distinto in tre cerchi, e che gente si punisca in quegli, e assegna la ragione per che quegli, che lasciati hanno, non son nella cittá di Dite racchiusi. Comincia il canto decimosecondo dello ’Nferno. Nel quale mostra l’autore come Virgilio facesse partire il minotauro, fattosi loro incontro, e rendegli la ragione d’una grotta caduta; e come truovano i centauri, e pervengono al fiume di Flegetone, nel quale vede bollire rubatori e tiranni; e poi Nesso il porta dall’altra parte.

Comincia il canto decimoterzo dello ’ Nferno. Nel quale l’autore mostra esser puniti quegli che se medesimi uccidono, trasformati in bronchi, di ciò parlando con Piero dalle Vigne, e appresso coloro li quali giucarono e guastarono i lor beni, dicendo loro essere sbranati da cagne nere.

Comincia il canto decimoquarto dello ’Nferno. Nel quale l’autor mostra sé esser venuto sovra un sabbione ardente, sopra il