Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/47

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Percioché Possa de morti, quantunque sieno orribili a riguardare, non possono ad alcun nuocere; ma il puzzo del veneno delle opinioni degli eretici è cosa la quale uccide 1 anime che dentro a sé il ricevono. E perciò gli eretici sono, ne’ lor intrinseci sentimenti, molto piú sozzi e piú orribili ch e sepolcri aperti, e per questo assai convenientemente si possono assomigliare a’ sepolcri. E quinci estimo, percioché ne sepolcri, a’ quali li lor corpi simiglianti furono, portarono la loro eretica pravitá, e quella di quegli traendo seminarono e sparsono, e con esso loro molti stolti nelli loro errori trassono; che l’autore volesse che essi nell’altra vita ne’ sepolcri piagnessero insieme con li lor seguaci. E, percioché essi le lor false e riprovate opinioni, si come freddi dell’ardore dello Spirito santo, ostinatamente servarono, credo voglia l’autore che nel fuoco eterno senza prò si riscaldino, e la lor freddezza maturino. Ma potrebbesi qui muovere un dubbio e dir cosi: e’ pare che l’autor voglia, nel canto decimoprimo di questo libro, che dentro alla cittá di Dite si punisca solamente la bestialitá e la malizia; e queste mostra punirsi in diversi cerchi, li quali discrive essere di sotto al luogo, dove allora si ritrova, e passato questo luogo dove gli eretici son puniti; e di fuori della cittá mostra punirsi solamente l’incontinenzia; e di questi eretici non fa in questa distinzione menzione alcuna, e perciò pare che ella sia spezie singulare per sé di peccato: che spezie dunque diremo che questa sia?

Al qual dubbio si può cosi rispondere: la eresia spettare a bestialitá, e in quella spezie inchiudersi; percioché bestiai cosa è estimare di se medesimo quello che estimar non si dee, cioè di vedere e di sapere d’alcuna cosa piú che non veggono o sanno molti altri, che di tale o di maggiore scienza son dotati, e volere, oltre a ciò, ostinatamente tenere ferma la sua opinione contro alle vere ragioni dimostrate da altrui. La qual cosa gli eretici sempre feciono e fanno, con tanta durezza di cuore tenendo e difendendo quello che vero credono, che avanti si lascerebbono e lasciano uccidere che essi di quella si vogliano rimuovere (si come noi al presente veggiamo in questi,