Pagina:Boccaccio, Giovanni – L'Ameto, Lettere, il Corbaccio, 1940 – BEIC 1765776.djvu/213

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il corbaccio 207

che dicendo, alquanto, avanti che alcuna cosa che io intendessi dicesse, soprastette pensoso; poi, a me rivolto, con voce assai mansueta cominciò a parlare, dicendo:

— E come tu t’innamorasti e di cui, e ’l perché e la cagione della tua disperazione assai bene mi credo dalle tue parole aver compreso. Ora voglio io che grave non ti sia se alquanto in servigio della tua medesima salute, e forse dell’altrui, io teco mi distendo a ragionare, primieramente da te incominciando, perché del tuo errore fosti tu stesso principio; e da questo verremo a dire di colei della quale tu, mal conoscendola, follemente t’innamorasti; e ultimamente, se tempo ne fia prestato, alcuna cosa diremo sopra le cagioni che te a tanto cruccio recarono che quasi te a te stesso feceno uscir di mente. E, cominciando da quello che promesso abbiamo, dico che assai cagioni giustamente possono me e ogni altro muovere a doverti riprendere; ma, acciò che tutte non si vadano ricercando, per fare il ragionamento minore, due solamente m’aggrada toccarne: l’una è la tua etá, la seconda sono gli tuoi studi; delle quali ciascuna per sé, e amendue insieme, ti dovevano render cauto e guardingo dagli amorosi lacciuoli. E primieramente la tua etá, per la quale, se le tempie giá bianche e la canuta barba non mi ingannano, tu dovresti avere li costumi del mondo, fuor delle fasce giá sono degli anni quaranta, e giá venticinque, cominciatili a conoscere. E, se la lunga esperienza delle fatiche d’amore nella tua giovanezza tanto non t’avea gastigato che bastasse, la tiepidezza degli anni, giá alla vecchiezza appressandoti, almeno ti dovea aprire gli occhi e farti conoscere lá dove questa matta passione, seguitando, ti dovea far cadere; e, oltre a ciò, mostrarti quante e quali fossero le tue forze a rilevarti. La qual cosa se con estimazione avessi riguardata, conosciuto avresti che dalle femmine nelle amorose battaglie gli uomini giovani, non quelli che verso la vecchiezza calano, sono richiesti; e avresti veduto le vane lusinghe, sommamente dalle femmine desiderate, ne’ giovani, non che ne’ tuoi pari, star male. Come si conviene o si confá a te, oggimai maturo, il carolare, il