Pagina:Boccaccio-Caccia e Rime-(1914).djvu/41

Da Wikisource.

La caccia di Diana 11

Acciò che nulla fiera ad alcun passo
     Lor potesse fuggir sanza esser presa
     O ferita da’ ferri del turcasso.
Poi passar dentro, e ciascheduna intesa55
     Andava per la selva, riguardando
     Per l’altrui danno e per la lor difesa,
Sì come segue, con senno cacciando.


Canto III.


Aveva Diana nella man sinestra
     Un arco forte noderoso e grosso,
     Tal che daria fatica ad ogni destra,
E nel cacume del monte rimosso
     Gía con Cecca Bozzuta, che portava5
     La sua faretra piena dietro al dosso.
E dietro ad un macchion s’ascose, e stava,
     Fin ch’ella vide un capriol venire,
     Che un can, che lasciò Cecca, cacciava.
L’aprir l’aspro arco e ’l capriol ferire10
     In un momento fu, ond’e’ si fisse,
     E quivi cadde, e non poté fuggire.
Diana volta a Cecca allora disse: —
     Quando discenderemo il prenderai,
     E siesi tuo — ; e Cecca nol disdisse.15
Ma alla Pipina, disiosa assai: —
     Colla Crespana a prender delle fiere —
     Disse — da questa parte te n’andrai —
E a sinistra le mostrò un sentiere —
     Et io terrò di qua, e quando sente20
     Fremir le frasche lascia il tuo levriere — .