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22 | Giovanni Boccacci |
Canto VIII.
Andando queste intorno al fiumicello,
E Giovannola Coppola con loro,
Per far levar malardo1 o altro uccello,
Del lito si levò sanza dimoro
Una gran gru, e volando salio5
Tanto, ch’a pena la vedean costoro.
Ma il girfalco tosto la seguio,
E più presto di lei salito ad alto,
In giù volando, forte la ferio.
Né cadde però quella al verde smalto,10
Ma, ripigliato vol, più prestamente
Si dipartia per cessar l’altro asalto.
Ma il fugir non le giova niente,
Ché lla seconda volta fu ferita,
Ben ch’ella sostenesse fortemente.15
E, pur ripreso il volo, fu salita
Più alta che non era assai in prima,
Tanto ch’agli occhi d’elle fu smarrita.
Era ’l girfalco in parte più sublima
Di quella assai, e, riferita lei,20
La pinse in parte vie troppo più ima;
Poi, ritornato anchor sopra costei,
In sul groppone i forti artigli fisse
E giù discese in piè con esso lei.
Presa la preda, Caterina sfisse25
I sanguinosi unghioni, lui pascendo,
Allegra in sé delle passate risse.
- ↑ È una specie d’anitra.