Vai al contenuto

Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/110

Da Wikisource.
106 eritrea sibilla,

mente divina, ovvero mente di Dio. Delle quali tutte venerabili, dicono, questa essere stata sommamente famosa, appresso quegli di Babilonia essere sua origine alcun tempo innanzi la guerra di Troja1, benchè molti pensano che ella desse i suoi augurj al tempo di Romolo, re de’ Romani. E, secondo che dicono, questa ebbe nome Erifila, e fu chiamata Eritrea, perchè lungo tempo abitò appresso Eritrea isola; e in quel luogo compose più scritture. E ebbe questa tanta virtù d’ingegno, ovvero eloquenza, e merito di devozione nel cospetto di Dio, che per sollecito studio, non senza divino dono, meritò (se è vero quello che si legge da lei detto) descrivere con tanta2 chiarezza le cose future,

  1. Cod. Cass. appresso quegli di babilonia per alchuno tempo e sua origine innanzi la guerra di troja. Test. Lat. et ejus apud Babylonicos aliquandiu ante Trojanum bellum fuisse originem.
  2. Cod. Cass. non senza divino dono merita avere e quello che si legge da lei detto descrisse con tanta chiarezza le cose future. Test. Lat. non absque divino munere meruerit (si verum sit ab ea dictum quod legitur) futura tanta claritate describere, ut, ecc.