rono, volere sottomettere per sè la pubblica libertà a vituperosa servitù. Furono in quel tempo ricchissimi giovani, e non solamente famosi per sua virtù, ma eziandio circondati di doppia chiarezza per li parentadi de’ nobili Lacedemonj e intra le altre cose avevano bellissime donne, le quali erano nate de’ nobili cittadini. E certamente non è l’ultima parte dell’onore1 del mondo; al quale onore s’accostavano grandi sette, per le quali non sentivano l’amistà della patria pubblicamente, ma, appropriandola a’ suoi meriti, montarono a tanta matteria, che pensarono, dovere essere messi innanzi agli altri: di che egli caddero a cupidità di signoria, ed a questo posero sua forza ad occupare la Repubblica presuntuosamente. Per la qual cosa, scoperto lo peccato, furono presi, e messi in prigione per l’autorità2 della Repubblica, furono sentenziati a pena capitale, come ne-
- ↑ Cod. Cass. dellone del mondo. Test. Lat. mundani decoris.
- ↑ Cod. Cass. perlauttoria della repubblica. Test. Lat. Auctoritate publica.