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Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/169

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capitolo xxxv. 165

della bellissima moglie che ella gli avea promessa per la sentenza che le avea data; e, secondo che alcuni dicono, mosso per domandare Esiona, fece fabbricare navi presso lo monte d’Ida, e con reale compagnia passò in Grecia: dove egli fu ricevuto nello albergo di Menelao. In quel luogo come egli vide Elena ornata di celestiale bellezza, vaga in ornamenti reali, e contenta d’essere guardata; innamorato subito, e presa isperanza per li costumi di quella; e guardandola al tempo furtivamente, al tempo ella s’innamorò di lui. Ai principj favorisce la fortuna; perchè Menelao1 per certa necessità era andato in Creta. Per la qual cosa, dicon alcuni, che essendo innamorati amendue, di concordia avvenne, che Paris portò nella sua patria lo fuoco veduto dormendo da Ecuba sua madre, e empiè lo augurio: levò Elena dal lito di Laconia con grandissima parte del tesoro di Menelao in tempo di notte, ovvero, secondo che piace ad alcuni, tolse quella dall’isola Citerea, che è appresso a quel luogo; dove, secondo l’usanza della patria, Elena era nel

  1. Betussi.