per altra via; e in quel luogo fu vinto da Cesare, e fuggì in una barca, la quale per lo peso di molti che sopravvennero entrando in quella si affondò. E così quietate le cose, e gli Alessandrini essendo arrenduti; dovendo Cesare andare contro a Farnace, re di Ponto, il quale era stato favorevole a Pompeo; quasi come egli dovesse dare pagamento a Cleopatra del suo diletto, e perchè era stata leale; non desiderando ella altro, concedelle lo regno d’Egitto, rimossa Arsinoe sua sorella; acciocchè forse per guida di quella non fusse tentata alcuna novità contro a lui. E così già avendo acquistato lo regno di doppio peccato Cleopatra, s’allargò a’ suoi diletti; e fatta quasi una puttana de’ re d’Oriente, cupida di tesoro e di giojelli, non solamente lasciò nudi di sì fatte cose i suoi adulteratori con sue arti, ma eziandio fu detto, che ella lasciò vôti i sacri templi degli Egizj de’ vasi, delle statue, e degli altri tesori. Poi dopo la morte di Cesare, essendo già vinti Bruto e Cassio, e Antonio andando in Soria, ella gli si fece incontro, e lievemente pigliò quello miserabilmente in suo amore, e condusselo a tanto, che dove ella avea fatto morire il fratello con