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Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/48

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44 giornata prima

udendo che esso l’addomandava, prestamente il fecero; e Giannotto il levò del sacro fonte e nominollo Giovanni, ed appresso a gran valenti uomini il fece compiutamente ammaestrare nella nostra fede, la quale egli prestamente apprese: e fu poi buono e valente uomo e di santa vita.

[III]

Melchisedech giudeo con una novella di tre anella cessa un gran pericolo dal Saladino apparecchiatogli.


Poi che, commendata da tutti la novella di Neifile, ella si tacque, come alla reina piacque, Filomena cosí cominciò a parlare:

La novella da Neifile detta mi ritorna a memoria il dubbioso caso giá avvenuto ad un giudeo; e per ciò che giá e di Dio e della veritá della nostra fede è assai bene stato detto, il discendere oggimai agli avvenimenti ed agli atti degli uomini non si dovrá disdire, ed a narrarvi quella verrò, la quale udita, forse piú caute diverrete nelle risposte alle quistioni che fatte vi fossero.

Voi dovete, amorose compagne, sapere che, sí come la sciocchezza spesse volte trae altrui di felice stato e mette in grandissima miseria, cosí il senno di grandissimi pericoli trae il savio e ponlo in grande ed in sicuro riposo. E che vero sia che la sciocchezza di buono stato in miseria alcun conduca, per molti esempli si vede, li quali non fia al presente nostra cura di raccontare, avendo riguardo che tutto il dí mille n’appaiano manifesti: ma che il senno di consolazion sia cagione, come premisi, per una novelletta mostrerò brievemente.

Il Saladino, il valore del quale fu tanto, che non solamente di piccolo uomo il fe’ di Babilonia soldano, ma ancora molte vittorie sopra li re saracini e cristiani gli fece avere, avendo in diverse guerre ed in grandissime sue magnificenze speso tutto il suo tesoro, e per alcuno accidente sopravvenutogli bisognandogli