Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/52

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48 giornata prima

che niuna persona se n’accorse. E mentre che egli, da troppa volontá trasportato, men cautamente con lei scherzava, avvenne che l’abate, da dormir levatosi e pianamente passando davanti alla cella di costui, sentí lo schiamazzío che costoro insieme faceano: e per conoscere meglio le voci s’accostò chetamente all’uscio della cella ad ascoltare, e manifestamente conobbe che dentro a quella era femina, e tutto fu tentato di farsi aprire; poi pensò di volere tenere in ciò altra maniera, e tornatosi alla sua camera, aspettò che il monaco fuori uscisse. Il monaco, ancora che da grandissimo suo piacere e diletto fosse con questa giovane occupato, pur nondimeno tuttavia sospettava; e parendogli aver sentito alcuno stropiccío di piedi per lo dormentoro, ad un piccol pertugio pose l’occhio e vide apertissimamente l’abate stare ad ascoltarlo, e molto ben comprese, l’abate aver potuto conoscere quella giovane esser nella sua cella. Di che egli, sappiendo che di questo gran pena gli dovea seguire, oltre modo fu dolente: ma pur, senza del suo cruccio niente mostrare alla giovane, prestamente seco molte cose rivolse, cercando se a lui alcuna salutifera trovarne potesse. Ed occorsagli una nuova malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne, e faccendo sembianti che esser gli paresse stato assai con quella giovane, le disse: — Io voglio andare a trovar modo come tu esca di qua entro senza esser veduta, e per ciò statti pianamente infino alla mia tornata. — Ed uscito fuori e serrata la cella con la chiave, dirittamente se n’andò alla camera dell’abate, e presentatagli quella, secondo che ciascun monaco facea quando fuori andava, con un buon volto disse: — Messere, io non potei stamane farne venire tutte le legne le quali io aveva fatte fare, e per ciò con vostra licenza io voglio andare al bosco e farnele venire. — L’abate, per potersi piú pienamente informare del fallo commesso da costui, avvisando che questi accorto non se ne fosse che egli fosse stato da lui veduto, fu lieto di tale accidente, e volentier prese la chiave e similmente gli die’ licenza. E come il vide andato via, cominciò a pensare qual far volesse piú tosto: o in presenza di tutti i monaci aprir la cella di costui e far loro vedere il suo difetto, acciò