nel monistero delle donne di Faenza, quantunque il caldo fosse grandissimo, lasciata ogni altra sua faccenda, quasi correndo n’andò a costoro, e chiamatigli, cosí disse loro: — Compagni, quando voi vogliate credermi, noi possiamo divenire i piú ricchi uomini di Firenze, per ciò che io ho inteso da uomo degno di fede che in Mugnone si truova una pietra, la qual chi la porta sopra non è veduto da niuna altra persona; per che a me parrebbe che noi senza alcuno indugio, prima che altra persona v’andasse, v’andassimo a cercare. Noi la troverem per certo, per ciò che io la conosco; e trovata che noi l’avremo, che avrem noi a fare altro se non mettercela nella scarsella ed andare alle tavole de’ cambiatori, le quali sapete che stanno sempre cariche di grossi e di fiorini, e tôrcene quanti noi ne vorremo? Niuno ci vedrá: e cosí potremo arricchire subitamente, senza avere tuttodí a schiccherare le mura a modo che fa la lumaca. — Bruno e Buffalmacco, udendo costui, tra se medesimi cominciarono a ridere; e guatando l’un verso l’altro, fecer sembianti di maravigliarsi forte e lodarono il consiglio di Calandrino: ma domandò Buffalmacco come questa pietra avesse nome. A Calandrino, che era di grossa pasta, era giá il nome uscito di niente; per che egli rispose: — Che abbiam noi a far del nome, poi che noi sappiamo la vertú? A me parrebbe che noi andassimo a cercare senza star piú. — Or ben, — disse Bruno — come è ella fatta? — Calandrin disse: — Egli ne son d’ogni fatta, ma tutte son quasi nere; per che a me pare che noi abbiamo a ricogliere tutte quelle che noi vedrem nere, tanto che noi ci abbattiamo ad essa: e per ciò non perdiam tempo, andiamo. — A cui Bruno disse: — Or t’aspetta. — E vòlto a Buffalmacco, disse: — A me pare che Calandrino dica bene: ma non mi pare che questa sia ora da ciò, per ciò che il sole è alto e dá per lo Mugnone entro ed ha tutte le pietre rasciutte; per che tali paion testé bianche, delle pietre che vi sono, che la mattina, anzi che il sole l’abbia rasciutte, paion nere: ed oltre a ciò, molta gente per diverse cagioni è oggi, che è dí da lavorare, per lo Mugnone, li quali, veggendoci, si potrebbono indovinare quello che noi andassimo