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novella quarta | 203 |
Erano, non sono molti anni passati, in Siena due giá per etá compiuti uomini, ciascuno chiamato Cecco, ma l’uno di messere Angiulieri e l’altro di messer Fortarrigo, li quali, quantunque in molte altre cose male insieme di costumi si convenissero, in uno, cioè che ammenduni li loro padri odiavano, tanto si convenieno, che amici n’erano divenuti e spesso n’usavano insieme. Ma parendo all’Angiulieri, il quale e bello e costumato uomo era, mal dimorare in Siena della provvisione che dal padre donata gli era, sentendo nella Marca d’Ancona esser per legato del papa venuto un cardinale che molto suo signore era, si dispose a volersene andare a lui, credendone la sua condizion migliorare: e fatto questo al padre sentire, con lui ordinò d’avere ad una ora ciò che in sei mesi gli dovesse dare, acciò che vestir si potesse e fornir di cavalcatura ed andare orrevole. E cercando d’alcuno il quale seco menar potesse al suo servigio, venne questa cosa sentita al Fortarrigo, il quale di presente fu all’Angiulieri e cominciò come il meglio seppe a pregarlo che seco il dovesse menare, e che egli voleva essere e fante e famiglio ed ogni cosa, e senza alcun salario sopra le spese. Al quale l’Angiulieri rispose che menar nol volea, non perché egli nol conoscesse bene ad ogni servigio sufficiente, ma per ciò che egli giucava, ed oltre a ciò, s’inebriava alcuna volta; a che il Fortarrigo rispose che dell’uno e dell’altro senza dubbio si guarderebbe e con molti saramenti gliele affermò, tanti prieghi sopraggiugnendo, che l’Angiulieri, sí come vinto, disse che era contento. Ed entrati una mattina in cammino ammenduni, a desinar n’andarono a Bonconvento, dove avendo l’Angiulier desinato ed essendo il caldo grande, fattosi acconciare un letto nell’albergo e spogliatosi, dal Fortarrigo aiutato, s’andò a dormire, e dissegli che come nona sonasse, il chiamasse. Il Fortarrigo, dormendo l’Angiulieri, se n’andò in su la taverna, e quivi, alquanto avendo bevuto, cominciò con alcuni a giucare, li quali in poca d’ora, alcuni denari che egli aveva avendogli vinti, similmente quanti panni egli aveva indosso gli vinsero; onde egli, disideroso di riscuotersi, cosí in camiscia come era, se n’andò lá dove dormiva l’Angiulieri, e veggendol dormir