Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/278

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272 giornata decima

il suo canto fornito, il re il domandò donde questo venisse che mai piú non gliele pareva avere udito. — Monsignore, — rispose Minuccio — e’ non sono ancora tre giorni che le parole si fecero ed il suono. — Il quale avendo il re domandato per cui, rispose: — Io non l’oso scoprir se non a voi. — Il re, disideroso d’udirlo, levate le tavole, nella camera sel fe’ venire, dove Minuccio ordinatamente ogni cosa udita gli raccontò; di che il re fece gran festa e commendò la giovane assai, e disse che di sí valorosa giovane si voleva aver compassione, e per ciò andasse da sua parte a lei e la confortasse, e le dicesse che senza fallo quel giorno in sul vespro la verrebbe a visitare. Minuccio, lietissimo di portare cosí piacevole novella, alla giovane senza ristare con la sua viuola n’andò, e con lei sola parlando, ogni cosa stata raccontò, e poi la canzon cantò con la sua viuola. Di questo fu la giovane tanto lieta e tanto contenta, che evidentemente senza alcuno indugio apparver segni grandissimi della sua sanitá: e con disidèro, senza sapere o presummere alcun della casa che ciò si fosse, cominciò ad aspettare il vespro, nel quale il suo signore veder dovea. Il re, il quale liberale e benigno signore era, avendo poi piú volte pensato alle cose udite da Minuccio e conoscendo ottimamente la giovane e la sua bellezza, divenne ancora piú che non era pietoso: ed in su l’ora del vespro montato a cavallo, sembianti faccendo d’andare a suo diporto, pervenne lá dove era la casa dello speziale; e quivi, fatto domandare che aperto gli fosse un bellissimo giardino il quale lo speziale avea, in quello smontò, e dopo alquanto domandò Bernardo che fosse della figliuola, se egli ancora maritata l’avesse. Rispose Bernardo: — Monsignore, ella non è maritata, anzi è stata ed ancora è forte malata; è il vero che da nona in qua ella è maravigliosamente migliorata. — Il re intese prestamente quello che questo miglioramento voleva dire, e disse: — In buona fé, danno sarebbe che ancora fosse tolta al mondo sí bella cosa; noi la vogliamo venire a visitare. — E con due compagni solamente e con Bernardo nella camera di lei poco appresso se n’andò, e come lá entro fu, s’accostò al letto dove la giovane alquanto sollevata con