Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/306

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302 il filocolo

però costei, forse di me incerta, acciò che piú certa di me avere per suggetto fosse, con dono mi volle alla sua signoria legare, se io legato forse non vi fossi. Ma tu come puoi comprendere che se ella dal principio ti leva, ch’ella mai ti debba donare? E cosí quistionando dimorarono per grande spazio, e senza alcuna diffínizione si partirono. Ora dico io, o grandissima reina, se a voi fosse l’ultima sentenza in tale quistione dimandata, che giudichereste voi?»

Con occhi d’amorosa luce sfavillanti, alquanto sorridendo la bella donna si rivolse a Filocolo, e dopo un lieve sospiro cosí rispose: «Nobilissimo giovane, bella è la vostra quistione, e certo saviamente si portò la donna, e ciascuno de’ giovani assai bene la sua parte difese; ma però che ne richiedete quello che ultimamente di ciò giudicheremo, cosí vi rispondiamo. A noi pare, e cosí dee parere a ciascuno che sottilmente riguarda, che la giovane ami l’uno, e l’altro non abbia in odio; ma, per piú il suo intendimento tener coperto, fece due atti contrarii, come appare, e ciò non senza cagione fece, acciò che l’amore di colui cui ella amava piú fermo acquistasse e quello dell’altro non perdesse: e ciò fu saviamente fatto. E però venendo alla nostra quistione, la qual è a quale de’ due sia piú amore stato mostrato, diciamo che colui a cui ella donò la sua ghirlanda è piú da lei amato, e questa ne pare la ragione: qualunque uomo o donna ama alcuna persona, per la forza di questo amore portato è ciascuno sí forte obbligato alla cosa amata, che sopra tutte le cose a quella disidera di piacere, né piú a legarla bisognano o doni o servigi; e questo è manifesto. Ma veggiamo che chi ama, la cosa amata, in qualunque maniera puote, di farlasi benigna e soggetta s’ingegna in diversi modi, acciò che quella possa a’ suoi piaceri recare, o con piú ardita fronte il suo disio dimandare. E che questo sia come noi parliamo, assai la infiammata Dido con le sue opere cel palesa, la quale, giá dell’amore d’Enea ardendo, infino a tanto che ad essa con onori e con doni non parve averlo preso, non ebbe ardire di tentare la dubbiosa via del dimandare. Dunque la giovane colui cui essa