Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/49

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libro primo 45

costui innocente sostenne, sí come io aveva di grazia dimandato! Omai non è al mio dolore piú rimedio se non tu, morte! O morte, io come misera ti priego che tu non mi risparmi, ma che tu venga a me senza alcuno indugio. Tu non devi mai piú esser crudele, e massimamente a’ prieghi delle giovani donne, in tal luogo se’ stata! Deh! piacciati prima di farmi fare compagnia ne’ miseri campi al mio marito, che lasciarmi nel mondo esempio di dolore a quelli che vivono. Uccidimi, non indugiar piú! O me dolente! come ho io malamente seguito con effetto il perfetto amore della mia antica avola Giulia, la quale, poi che vide i drappi del suo Pompeo tinti del bestiale sangue, temendo non fosse stato offeso, costrinse l’anima a partirsi dal misero corpo subitamente, rendendola a’ sommi iddii. Oh! quanto le fu prosperevole il morire, perciò che morendo gli occhi suoi non videro quella cosa che per dolore condotta l’avrebbe a maggior pena e dopo a morte, ma morendo vinse il dolore. E io, misera!, davanti agli occhi miei veggo il mio dolore, e non mi è lecito di morire, né posso cacciar da me la misera anima, la quale per paura sento che cerca l’ultime parti del cuore, fuggendosi dalla mia crudeltá. Oimè, morte, io, t’addomando con graziosa voce, e non ti posso avere! Certo la tua signoria è contraria del tutto agli atti umani, i quali i dispregiatori delle loro potenze s’ingegnano di sottomettersi, risparmiando i fedeli: e tu coloro che piú ti temono crudelmente assalisci, dispregiando gli schernitori della tua potenza lungamente, e di questi sempre piú tardi che degli altri ti vendichi. Oh, quanto misero è colui, che cosí comunal cosa, come tu se’, gli manca al suo bisogno! Ella, piangendo, piú volte con acuti ferri caduti per lo campo si volle ferire il tenero petto, ma, impedita dalle compagne, non potea. Poi si voltava agli aspri rubatori e diceva: «Deh! crudeli cavalieri, i quali senza alcuna pietá metteste l’acute lance per l’innocente corpo, ammendate il vostro fallo divenendo pietosi: deh! uccidete me, poi che voi avete morto colui che la maggior parte di me in sé portava, e fate che io sia del numero degli uccisi. Questa pietá sola usando vi