Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/522

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518 il filocolo

Vergine partori. Ora, non l’imagine di Romolo re de’ romani cadde, e tutta si disfece? Certo sí. Or non l’imagini fatte a dimostrazione delle lontane provincie a’ romani suddite tutte si ruppero? Certo sí: né restò al mondo alcuno idolo intero. Quella notte oscurissima divenne chiara come un bel giorno, e una fonte d’acqua viva in liquore d’olio in questa cittá si converse, e olio corse tutto quel glorioso giorno infino al Tevere. E apparve a tre re orientali stanti sopra il vittoriale monte, quel giorno medesimo una stella chiarissima, nella quale essi videro un fanciullo piccolo con una croce in testa, e parlò a loro che in Giudea il cercassero. E quel giorno medesimo, avvegna che alcuni dicano che prima, apparvero in oriente tre soli, i quali, poi che veduti furono, in un corpo tutti e tre ritornarono, pe’ quali assai aperto l’essenza della Trinita si manifestò. E certo Ottaviano Augusto volle da’ romani essere adorato per iddio, ma egli discreto i consigli della savia Sibilla dimandò; alla quale, venuta a lui il giorno di questa nativitá gloriosa, egli disse: «Vedi se alcuno deve nascere di me maggiore, o se io per iddio a’ romani mi lascio adorare?». La quale nella sua camera dimorando, in un cerchio d’oro, contro il sole apparito, gli mostrò una vergine con un fanciullo in braccio, la quale egli con maraviglia riguardando, s’udi dire: ‛Haec est Ara coeli’, né vide chi lo dicesse. A cui poi la Sibilla disse: «Quegli è maggiore di te, e lui adora». Le quali parole udite, egli gli offerse incenso, e in tutto a’ romani rinunziò d’essere adorato per iddio, però che mortale e non degno di ciò si sentiva. E in questo medesimo giorno apparve un cerchio, il quale tutta la terra circuí, fatto a modo che iri; e le vigne d’Engaddi, le quali profferano il balsamo, fiorirono quella notte, e dierono frutto e liquore. E pochi di avanti questo, si trovò che arando alcuno con buoi, essi buoi dissero: ‛Gli uomini mancheranno e le biade aumenteranno ’. Similmente i pastori, che in quella notte guardavano le loro bestie, essendo loro dagli angeli annunziato il nascimento del garzone, andando in quella parte, trovarono vero ciò che loro era stato detto, e adoraronlo. In