Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/34

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disse Caleon - non vi maravigliate di ciò chè quella donna, in cui tutta leggiadria si riposa, a questo ci mosse e tiene -. Disse Filocolo: E chi è questa donna -. Caleon rispose: Quella che vi pregò che voi qui rimaneste, quando partire poco inanzi vi volevate -. - Bellissima e di gran valore mi pare nel suo aspetto - disse Filocolo, - ma se ingiusta non è la mia domanda, manifestimisi per voi il suo nome, e donde ella sia e di che parenti discesa -. A cui Caleon rispose: Niuna vostra domanda potrebbe essere ingiusta; e però che di così valorosa donna niuno è che apertamente parlando non deggia palesare la sua fama, al vostro dimando interamente sodisfarò. Il suo nome è da noi qui chiamato Fiammetta, posto che la più parte delle genti il nome di Colei la chiamino, per cui quella piaga, che il prevaricamento della prima madre aperse, richiuse. Ella è figliuola dell’altissimo prencipe sotto il cui scettro questi paesi in quiete si reggono, e a noi tutti è donna: e, brievemente, niuna virtù è che in valoroso cuore debbia capere, che nel suo non sia; e voi, sì come io estimo, oggi dimorando con noi, il conoscerete -. - Ciò che voi dite - disse Filocolo - non si può ne’ suoi sembianti celare: gl’iddii a quel fine, che sì singulare donna merita, la conducano, e certo quello e più che voi non dite, credo di lei. Ma queste altre donne chi sono -. Disse Caleon: Queste donne sono alcune di Partenope, e altre altronde in sua compagnia, sì come noi medesimi, qui venute -. E poi che essi ebbero per lungo spazio così ragionato, disse Caleon: Deh, dolce amico, se a voi non fosse noia, a me molto sarebbe a grado di vostra condizione conoscere più avanti che quello che il vostro aspetto ripresenti, acciò che forse