Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/341

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pensiero di vendicare la morte di Lelio, la quale non vendicata vergogna vi riputate. Or non la vendicò egli avanti che morisse? Egli col suo forte braccio uccise un nipote del nimico re e molti altri, e quando pure vendicata non l’avesse, a Dio si vogliono le vendette lasciare, il quale con diritta stadera rende a ciascuno secondo che ha meritato. Che consolazione e che gloria vi fia vedervi una nipote in casa reina, pensatelo voi! Elli ancora se ne poria aumentare la nostra republica, però ch’egli potrebbe il suo regno al romano imperio sommettere come già fu: per che a me pare, e così vi consiglio, che s’egli la vostra pace vuole, che voi gliela concediate, e qui venendo esso onorevolemente il riceviate -. A questo niuno rispondea; ma Clelia udendo che viva fosse la sua cara nipote, di cui mai alcuna cosa più non aveano udito, accesa di focoso disio di vederla, con assidui prieghi cominciò a pregare Mennilio e Quintilio che la loro pace concedessero al giovane, secondo il consiglio d’Ilario, e facesserlo in Roma con la cara sposa venire. Per che Mennilio, dopo alquanto, conoscendo la verità che Ilario loro parlava, e vinto da’ prieghi della sua donna, disse: E come si poria questa cosa trattare, con ciò sia cosa che esso a noi non manderia, perché dubita, e noi a lui non manderemmo, però che contrarii sono alla nostra fede e i mandati offenderiano? -. A cui Ilario: Se voi la vostra pace volete rendere al giovane, e promettermi che venuto egli qui come parente il riceverete e avretelo caro, io credo sì fare con la speranza di Dio, che tosto lui e la vostra nipote e ’l piccolo Lelio vi presenterò -. - E noi faremo ciò che tu divisi - rispose Mennilio. E andati davanti al