Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/43

Da Wikisource.

credendosi per quello molto meglio, che sanza quello, valere: e certo, secondo il mio giudicio, il suo pensiero non era vano. Per la qual cosa io così direi che, sì come voi diceste, saviamente fece la giovane, non diffinendo però come voi faceste, ma in questa maniera: conoscendo la giovane che da’ due giovani era molto amata e ella più che l’uno amare non potesse, però che amore indivisibile cosa si truova, ella l’uno dell’amore che le portava volle guiderdonare, acciò che tale benivolenza non rimanesse da lei inguiderdonata, e donogli la sua ghirlanda in merito di ciò. All’altro, cui ella amava, volle porgere ardire e ferma speranza del suo amore, levandogli la sua ghirlanda e ponendola a sé: nel quale levare gli mostrò sé essergli obligata per la presa ghirlanda; e però, a mio giudicio, più costui a cui tolse, che quello a cui donò amava -.

Al quale la gentil donna rispose: Assai il tuo argomentare ci piacerebbe, se tu te stesso nel tuo parlare non dannassi Guarda come perfetto amore insieme col rubare può concorrere: come mi potrai tu mai mostrarne che io ami quella persona la quale io rubo più che quella a cui io dono, con ciò sia cosa che tra più manifesti segni d’amare alcuna persona è il donare? E secondo la quistione proposta, ella all’uno donò la ghirlanda, all’altro la tolse, non le fu dall’altro donata: e quello che noi tutto giorno per essemplo veggiamo può qui per essemplo bastare, che si dice volgarmente coloro essere da’ signori più amati i quali le grazie e’ doni ricevono, che quelli che di quelli privati sono. E però noi ultimamente tegnamo, conchiudendo, che quegli sia più amato a cui è donato,